Mononucleosi, quanto dura, cosa succede e come si cura

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Hai mai sentito parlare della “malattia del bacio”? Potresti pensare a una leggenda metropolitana, ma in realtà si tratta di una vera e propria infezione, conosciuta anche come mononucleosi. Un nome suggestivo che non è solo un modo di dire: la mononucleosi, infatti, colpisce soprattutto i giovani, ma non sempre chi viene in contatto con il virus si ammala.
Molti potrebbero aver contratto il virus senza saperlo, poiché solo in rari casi, solitamente tra adolescenti e giovani adulti, il virus provoca sintomi evidenti.

Circa il 90-95% degli adulti è sieropositivo all’EBV, ovvero è entrato in contatto con il virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi. Praticamente quasi tutti.

Che cos’è la mononucleosi?

La mononucleosi è un’infezione causata dal virus Epstein-Barr (EBV), un parente stretto dell’herpesvirus. L’EBV è un virus a DNA che appartiene alla famiglia degli Herpesviridae.

Solitamente lo stato di malattia della mononucleosi dura tra 7 e 20 giorni, ma può prolungarsi anche oltre un mese. Gli effetti a lungo termine, invece, possono durare varie settimane se non addirittura alcuni mesi.

Come si trasmette la mononucleosi

La mononucleosi si trasmette principalmente attraverso la saliva, motivo per cui la malattia è stata soprannominata ‘malattia del bacio’, ma baciarsi non è l’unico modo per contrarre il virus, ad esempio è sufficiente condividere bicchieri, posate o persino rossetti. Il contagio è quindi più facile di quanto si pensi.

Cosa succede quando ci si contagia con la mononucleosi

Dopo il contatto con la saliva infetta, il virus entra nel corpo attraverso la bocca e si dirige verso i linfonodi, dove inizia il suo lavoro. L’EBV infetta i linfociti B e T, le cellule epiteliali orofaringee, le Natural Killer e i miociti. Ma sono i linfociti B il suo target primario, un tipo di cellula del sistema immunitario appartenente ai globuli bianchi.

Una volta dentro queste cellule, il virus può rimanere latente o attivarsi immediatamente e cominciare a replicarsi. Durante questa fase, il virus sfrutta i linfociti B per diffondersi nel corpo, colpendo il sistema linfatico e causando l’ingrossamento dei linfonodi, in particolare quelli del collo. Questo ingrossamento è uno dei sintomi più comuni della mononucleosi, insieme a febbre, mal di gola e stanchezza estrema.

Inoltre, il virus può stimolare una risposta immunitaria molto intensa, che è spesso la causa dei sintomi a lungo termine della malattia, come la stanchezza che può durare settimane o mesi.

Quali sono i sintomi della mononucleosi

I sintomi della mononucleosi sono molto simili a quelli di un’influenza intensa:

  • Febbre alta
  • Mal di gola persistente
  • Spossatezza che sembra non voler andare via

Se sospetti di avere la mononucleosi, è importante parlare con il tuo medico. Spesso, basta un semplice esame del sangue per confermare la diagnosi. Il test più comune è il ‘Monospot’, ma in alcuni casi sono necessari ulteriori esami per escludere altre infezioni simili.

Il picco di transaminasi deve far preoccupare?

Attenzione: La mononucleosi può causare un picco nelle transaminasi, enzimi che, se elevati, potrebbero indicare un danno al fegato. Non c’è bisogno di allarmarsi, ma è giusto che il medico esegua ulteriori accertamenti per escludere altre cause.

Come si tratta la mononucleosi?

Una volta confermata la diagnosi, il trattamento della mononucleosi è piuttosto semplice:

  • Riposo
  • Idratazione
  • Pazienza

Non ci sono farmaci specifici per combattere la mononucleosi, perché di solito si risolve da sola, grazie all’azione del sistema immunitario.

Il rischio di rottura della milza

C’è però una cosa importante a cui fare attenzione: la milza. Si tratta di un organo che può gonfiarsi e diventare fragile durante l’infezione, quindi è meglio evitare sport o attività fisiche intense per un po’. In casi estremamente rari, a seguito di forti sforzi la milza può rompersi, una situazione pericolosa che richiede attenzione.

La mononucleosi è per sempre?

Una volta guariti dalla mononucleosi, il virus rimane per sempre nel corpo, ma è tenuto sotto controllo dal sistema immunitario. È davvero rarissimo che la malattia si manifesti una seconda volta, anche se non è impossibile.

Studi hanno dimostrato che periodicamente il virus della mononucleosi torna ad essere presente nella saliva, il che porta a poter contagiare nuovamente anche dopo anni dalla guarigione. Questa condizione solitamente dura poche settimane ed è completamente esente da sintomi.

Come prevenire la mononucleosi?

La prevenzione è semplice!

  • Lava spesso le mani
  • Non condividere bicchieri e posate
  • Evita di baciare persone a caso (anche se può sembrare difficile da seguire)

Infine, se hai dei dubbi, consulta sempre il tuo medico. Ricorda, la salute è la cosa più importante!

Fonti e studi

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