La storia di Rosalind Franklin, la scoperta della struttura del DNA e il Nobel

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Molti probabilmente non conoscono Rosalind Franklin, una scienziata a cui furono “rubate” numerose scoperte e, in parte, anche un Premio Nobel. La sua storia è una testimonianza di determinazione e ingiustizia nel mondo della scienza.

Le sfide di Rosalind Franklin

Rosalind Franklin era una donna estremamente determinata. Neppure la diffusione non autorizzata delle sue ricerche la scoraggiò, continuando a lavorare senza lasciarsi abbattere dai “mariuoli”. Perfino durante i suoi ultimi mesi di vita, colpita da due tumori all’ovaio, uno dei quali descritto dal suo medico come “grande come una palla da tennis”, non smise di lavorare.

Franklin è famosa per il suo incessante lavoro e per le sue intuizioni sulla struttura del DNA. Fu tra i primi scienziati a fotografare le fibre di DNA, utilizzando la diffrazione ai raggi X. La sua immagine più conosciuta, la FOTO 51, giocò un ruolo cruciale nella scoperta della doppia elica del DNA.

Rosalind dovette affrontare numerose sfide lavorando in un ambiente accademico dominato dagli uomini, in un’epoca in cui le donne potevano fare ricerca solo chiedendo per favore e dovevano comunque portare il caffè. Spesso, il suo lavoro non ricevette il riconoscimento meritato e i suoi materiali, comprese le sue fotografie, furono presi in prestito senza autorizzazione.

Rosalind_Franklin

La difficile collaborazione con Wilkins

Rosalind lavorava con Maurice Wilkins, un uomo arrogante che la considerava una sua sottoposta, nonostante la sua competenza. Wilkins divulgò, senza il consenso di Rosalind, la FOTO 51 a James Watson e Francis Crick. Nel novembre del 1953, Watson e Crick crearono un primo modello del DNA basandosi proprio sul materiale di Franklin.

La scoperta del modello del DNA

Nonostante l’appropriazione indebita dei suoi dati, Rosalind individuò subito un errore nel modello di Watson e Crick: avevano dimenticato di inserire l’acqua, essenziale per evitare legami non corretti. Tuttavia, nel 1962, Crick, Wilkins e Watson ricevettero il Premio Nobel per la Medicina, riconosciuti per la scoperta della struttura molecolare degli acidi nucleici. La pubblicazione di Rosalind fu semplicemente considerata un “approfondimento” successivo.

Il premio Nobel e l’ingiustizia

Franklin morì nel 1958 e, secondo le regole della commissione Nobel, non poteva ricevere il premio postumo. I tre scienziati pubblicarono i risultati sfruttando un rapporto di Rosalind, mentre lei stava ancora confermando i dati. Questo le impedì di ottenere il riconoscimento che meritava, mentre Crick e Watson proseguirono rapidamente, con Wilkins che si aggiunse successivamente.

L’eredità di Rosalind Franklin

Rosalind contribuì profondamente alla scoperta della struttura del DNA, fondamentale per comprendere sia le malattie genetiche che quelle infettive, dato che i virus sono a DNA e RNA. La comprensione del DNA è cruciale per la ricerca sulle malattie infettive, compresi virus come il poliovirus.

Purtroppo, Rosalind Franklin morì di tumore a soli 37 anni, mentre iniziava studi sui virus a RNA come il poliovirus. La comunità scientifica riconosce il suo contributo, e sebbene non abbia ricevuto il Nobel, il suo lavoro rimane fondamentale. Rosalind, anche se trattata ingiustamente, è ricordata con grande affetto e rispetto.

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Foto_51

https://it.wikipedia.org/wiki/Rosalind_Franklin#L’eroina_mancata_della_scoperta_del_DNA

https://www.nobelprize.org/prizes/medicine/1962/speedread

https://www.focus.it/scienza/scienze/dna-retroscena-scoperta-epocale

Foto di MRC Laboratory of Molecular Biology, Mujeresconciencia

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